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Richiesta di chiarimenti sul documento PUG RE

Nelle scorse settimane un gruppo di associazioni, tra cui Tuttinbici, ha inviato una lettera al Vescovo di Reggio, in merito alla questione della prevista urbanizzazione dell’area Ta-7, che faceva seguito alla lettera inviata al sindaco di Reggio, al momento ancora senza riscontro.
Ora, è stata inviata una richiesta di chiarimenti all’Assessore alla rigenerazione Urbana Alex Pratissoli sul documento di Piano Urbanistico Generale del Comune di Reggio Emilia.
Come Tuttinbici sosteniamo questa richiesta: più che mai occorre un impegno generale per proteggere il territorio in cui viviamo, bene in-comune di cui prenderci cura, anche per le generazioni future.

In merito al tema del consumo di suolo, segnaliamo la sollecitazione “Subito una legge per dire stop al consumo di suolo: ne perdiamo 2 metri quadri al secondo” link : https://resoilfoundation.org/ambiente/ispra-legge-consumo-suolo/
All’Assessore alla rigenerazione urbana Alex Pratissoli

Di seguito il testo della lettera:

Oggetto: Richiesta di chiarimenti sul documento PUG RE – La città del presente e le sfide per il futuro . Diagnosi del quadro conoscitivo della città e macro obiettivi
 del Piano

Considerato che:
l’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po rileva che nelle città della Pianura Padana si registra la più alta incidenza di mortalità legata all’esposizione di Pm 2,5 e che le stesse si confermano ai primi posti in Europa anche per biossido di azoto1
il progetto Life Prepair (Po Regions Engaged to Policies of Air)2 conferma che, come obiettivo chiave della pianificazione territoriale, il raggiungimento degli obiettivi europei di qualità dell’aria rende necessario conseguire riduzioni delle emissioni di NOX dell’ordine del 40%… confermando la necessità di agire sul settore dei trasporti attraverso azioni finalizzate alla diminuzione consistente dei flussi di traffico ed alla promozione di modalità di spostamento più sostenibili (ciclistica, elettrica, micro-mobilità, ecc.)
secondo i dati Arpae le maggiori concentrazioni di biossido d’azoto si rilevano lungo l’asse della A1/Via Emilia e della A22; l’area compresa fra Reggio e Modena risulta essere quella più critica 3
le criticità ambientali hanno pesanti ricadute sulla salute. Secondo il Barcelona Institute for Global Health, Reggio Emilia potrebbe evitare 115 decessi se rispettasse i limiti per la qualità dell’aria raccomandati dall’Organizzazione mondiale della sanità 4
il suolo é una delle più importanti risorse non rinnovabili per il suo ruolo insostituibile in molti ecosistemi e per il lento processo che porta alla sua formazione. Nello studio Land consumption in Italy si afferma che il controllo di tale risorsa debba essere un obiettivo fondamentale per i rappresentanti politici 5
il PUG definirà l’uso del territorio e dei conseguenti modi di vita al 2050,

Ma soprattutto considerando la necessità imprescindibile di salvaguardare e sviluppare il bene comune da trasmettere alle generazioni future.

Tutto ciò premesso, rispetto alle presentazioni del Quadro Conoscitivo e in relazione al consumo di suolo che la LR 24/2017 vuole interrompere, si pongono i seguenti ordini di quesiti:

1) Sul 3%

– Da oggi al 2050, a quanta superficie cementificabile corrisponde l’aumento del 3%? 143,58 ha (il 3% di 4786 ha di territorio urbanizzato)?
– Sono ricomprese in tale 3% le superficie delle infrastrutture viarie?
– Sono ricompresi in questa quota gli insediamenti industriali?
– Sono ricompresi in questa quota i Piani Urbanistici Attuativi non ancora realizzati?
– Come intende l’Amministrazione rispettare questa quota? E’ possibile spalmare in maniera equivalente per i prossimi 30 anni questo 3%?
– L’amministrazione di RE è in grado di perseguire obiettivi più virtuosi, che tengano conto anche dell’abbattimento della mobilità privata a favore della mobilità pubblica, almeno in territorio comunale?
– Considerando che il 3% era anche un obiettivo del PTCP approvato nel 2008 e che già allora alcune associazioni coinvolte nell’iter di approvazione del suddetto Piano proponevano invece un consumo massimo dello 0,5%, si ritiene di prendere in seria considerazione la proposta di tale obiettivo, considerato che il consumo di suolo andrebbe azzerato non al 2050 ma in tempi molto più rapidi ?
– Sempre in vista di tempi più rapidi dell’azzeramento del consumo di suolo, questa Amministrazione non ritiene necessario aprire un tavolo di trattativa con i detentori dei diritti acquisiti per trovare soluzioni alternative che interessino aree dismesse già impermeabilizzate?

2) Sull’agricoltura

– Tradizionalmente nel nostro territorio l’agricoltura é stata caratterizzata dall’attività famigliare e contadina. Sono questi i principali soggetti hanno modellato il paesaggio e che ora si trovano in una posizione estremamente debole. Il progressivo cambiamento del territorio a causa di urbanizzazioni, insediamenti produttivi industriali, infrastrutture, colpisce direttamente tali soggetti che subiscono i danni di una sostanziale colonizzazione e distruzione del patrimonio collettivo naturale. Come sono stati coinvolti gli agricoltori residenti a Reggio Emilia nella stesura del PUG?
-Secondo la strategia Farm to Fork dell’UE, il sistema di produzione agricola dovrebbe imboccare la strada della transizione ecologica, favorendo così il miglioramento del benessere animale, il controllo degli inquinanti (nitrati), la gestione sostenibile degli effluenti ed aumentando la superficie ad agricoltura biologica; tutto questo contribuendo in maniera determinante anche al miglioramento del marketing territoriale. Come può essere raggiunto questo obiettivo strategico con la continua distruzione irreversibile di suolo agricolo, che comporta anche la perdita del patrimonio culturale e storico, oltre all’etica ed alle pratiche dell’agricoltura famigliare e contadina ancora presenti nel nostro territorio?
– Come si concilia la tutela del territorio agricolo e della transizione ecologica con l’annuncio che “lo scenario futuro della città di Reggio è diventare una città attraente per le industrie, dobbiamo richiamare le imprese, anche estere a insediarsi nel nostro territorio, favorire lo sviluppo industriale, la crescita, ed esportare in tutto il mondo” (dichiarazione in videoconferenza “Reggio é” del 23/03/2021 con Assessore Pratissoli e Sindaco Vecchi)?
– Quali interventi sono previsti per incentivare pratiche di agricoltura conservativa in grado di mantenere la fertilità del terreno ed incrementare la fissazione di CO2?

3) Sulla salute e sulla sostenibilità

– Sono stati interessati in questa fase i referenti degli enti che si occupano di salute pubblica, anche in relazione agli indirizzi suggeriti dalla gestione della pandemia COVID-19?
– Sono state valutate le conseguenze del PUG per riuscire a contenere e ridurre gli effetti negativi sulla salute dei cittadini dovuti ad inquinamento atmosferico e polveri sottili, in relazione a patologie correlate universalmente riconosciute, come tumori, malattie cardiovascolari, ritardo cognitivo, indebolimento immunitario e conseguente aumentato rischio di malattie infettive come Covid-19?
– Quali interventi locali (riduzione del traffico/consumo di suolo/risparmio energetico) significativi e monitorabili nel tempo sono stati studiati?
– Quali indicatori eco-sostenibili rispetto a qualità dell’aria, qualità della salute, istruzione e formazione, ricchezza dei rapporti sociali, protezione ambientale, superamento delle diseguaglianze, sono stati adottati – oltre al Pil – per calcolare il benessere dei cittadini in ordine allo “sviluppo” della città?
– Come é compatibile l’annunciata realizzazione delle nuove arterie stradali, della quarta corsia A1 e del nuovo casello autostradale Reggio Emilia est e le conseguenti inevitabili nuove urbanizzazioni, con la conservazione del suolo, la qualità dell’aria, la salvaguardia del territorio?
– come spiegare la logica di voler estendere la rete dei percorsi ciclo-pedonali o la elettrificazione delle ferrovie locali per una mobilità sostenibile con la realizzazione di tali nuove arterie?

A conclusioni di tali domande, sottolineiamo come responsabilità primaria degli Amministratori dovrebbe essere quella di operare per trasmettere alle generazioni future il patrimonio comune costituito dalle risorse naturali, vero bene su cui basare uno sviluppo integrale e pertanto non da distruggere in virtù di un supposto progresso basato solo su indicatori economici e finanziari a breve termine.
La lunga storia produttiva, culturale e politica di Reggio Emilia dovrebbe dare forza e coraggio per assumere anche decisioni apparentemente impopolari nel breve periodo, di certo osteggiate, ma durevoli. Per questo occorre fare ogni sforzo per informare, ma occorrerebbe soprattutto la saggezza per ascoltare e non l’insipienza di seguire il miraggio di un progresso che distrugge l’ambiente, avvelena l’aria, annienta i rapporti umani. In altri termini un progresso insostenibile per la vita.

Pertanto chiediamo che questa serie di quesiti sia presa seriamente in considerazione dall’Amministrazione comunale. Si tratta di temi che stanno a cuore ai cittadini, i quali molto spesso non hanno modo di esprimere le proprie preoccupazioni anche in relazione ad un atteggiamento non sempre costruttivo da parte di chi dovrebbe coinvolgerli per primi, tenendo conto anche e soprattutto del loro parere.

Reggio Emilia, 31 marzo 2021

Giardo Filippini (RuRe) e Magda Gabbi (Vivere la Collina)

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