FIAB Emilia-Romagna ha inviato la lettera che segue all’assessore regionale Andrea Corsini:
“Apprendiamo dalla stampa che la Regione Emilia-Romagna ha deliberato uno stanziamento di 3 milioni di euro in tre anni per i cittadini emiliano-romagnoli che dal 4 maggio a tutto il 2022 acquisteranno un’auto ibrida a basso impatto.
Come Coordinamento Regionale FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta vorremmo fare all’Assessore Andrea Corsini alcune domande e un paio di considerazioni: perché continuare a incentivare l’uso dell’auto privata senza almeno prevedere una dismissione delle auto attualmente circolanti?
Si poteva agevolare l’acquisto di nuove auto chiedendo la demolizione delle vecchie vetture per chi già le possiede.
Come FIAB chiediamo che perlomeno si prevedano incentivi all’acquisto di biciclette muscolari e di ebike, con riconoscimenti maggiori a chi “in cambio” dismette una vecchia auto.
L’unico modo per migliorare la vivibilità delle nostre città e piccoli centri è quello di diminuire drasticamente il numero delle auto circolanti e relativi parcheggi, ricordando all’assessore Corsini (che ricopre anche la delega del Turismo) che le auto parcheggiate nelle piazze, lungo le vie e i sagrati delle chiese molto spesso deturpano un paesaggio urbano di pregio e turisticamente di valore.
Dispiace che una Regione attenta come l’Emilia-Romagna non colga appieno la pericolosità di un simile provvedimento, che se da un lato tende (blandamente) a migliorare il parco auto circolante, nulla fa per disincentivare l’uso dell’auto privata e ancor peggio nulla fa per incentivare l’utilizzo della bicicletta.
Non esiste solo l’inquinamento delle PM10 (anche ibride e elettriche hanno freni e gomme che rilasciano inquinanti), magicamente diminuito in tutta la Pianura Padana in tempi di Covid19, ma anche l’occupazione di suolo pubblico e soprattutto l’incidentalità, “se un’auto ti investe, non importa che sia ibrida o diesel…” Come FIAB stiamo parlando anche di incentivare il “casa-scuola” e “casa-lavoro”, magari con politiche di intermodalità vera, che permettano ai viaggiatori di trasportare sui treni regionali la propria bici gratuitamente, come già fanno Abruzzo, Basilicata, Liguria, Marche, Puglia e Sicilia.
In conclusione FIAB Emilia-Romagna ritiene non più rinviabile un confronto su questi temi.