Alcune riflessioni sul conteggio annuale dei ciclisti

conteggio annuale

Anche quest’anno in occasione della Settimana Europea della Mobilità il Comune di Reggio Emilia ha organizzato per martedì 19 settembre, in collaborazione con Legambiente Reggio Emilia e Fiab Tuttinbici, un conteggio dei ciclisti in ingresso ai 12 varchi del centro storico e in altri punti strategici della città, come la stazione ferroviaria e alcuni istituti scolastici.

Rispetto al 2022 si registra un aumento del numero di ciclisti negli spostamenti in città che sono passati dai 5.660 del 2022 ai 5.736 di quest’anno con un incremento dell’1,3%. Il conteggio è stato suddiviso in due fasce orarie, 7.30-9.30 (quella che più si avvicina alla mobilità sistematica, spostamenti casa-lavoro e casa-scuola) e 9.30-11.30 (mobilità a-sistematica, spostamenti casuali legati per lo più al commercio e al tempo libero).

La prima fascia oraria legata anche al “Giretto d’Italia di Legambiente” mostra un incremento notevole di spostamenti, dai 2.919 del 2022 ai 3.171 attuali conteggiati nei soli ingressi al centro storico, +8.6% che colloca Reggio al quinto posto tra le 36 città che aderiscono a questo speciale “campionato” (davanti a Reggio, Milano, Padova, Piacenza e Pesaro).

Nella seconda fascia oraria (quella di “Chi va in bici merita un premio” di FIAB) si nota invece una diminuzione del 6.2% degli spostamenti verso il centro storico. Questi dati meritano alcune riflessioni e considerazioni. Se limitiamo il campo di osservazione agli ingressi al centro storico (i 12 varchi) per i quali abbiamo usa serie di misurazione significativa, dal 2011 al 2023, abbiamo l’andamento mostrato nella figura seguente:

conteggio annuale storico

Gli ingressi sono in calo tra il 2012 e il 2019 per poi riprendere a crescere lentamente. La rete ciclabile del comune di Reggio Emilia è sicuramente cresciuta in termini di estensione e anche, seppur in misura minore, in termini di confort e sicurezza. Sicuramente le ciclabili sono utili per gli spostamenti in bici, meglio se sono anche confortevoli e sicure, ma la correlazione km di ciclabili – numero di spostamenti in bici oggi è molto debole. Se consideriamo la media degli ingressi in centro storico degli anni 2011-2012-2013 e la media degli ultimi 3 anni osserviamo un calo notevole -27.2%, oltre 2.000 spostamenti.

Da uno studio recente di Confcommercio-Imprese su dati dell’Istituto Tagliacarne sulla demografia d’impresa nelle città italiane e nei centri storici si desume come la situazione di Reggio sia simile a quella delle altre città italiane. Nella città di Reggio dal 2012 al 2021 si sono perse 68 imprese del commercio al dettaglio nel centro storico. Da segnalare che questa tendenza è tutta segnata dal periodo pre–pandemico in quanto dal 2019 al 2021 la situazione è rimasta pressochè invariata.

La perdita di appeal come centro commerciale naturale del centro storico, accompagnato ad una trasformazione urbanistica che ne ha ridotto anche le funzioni direzionali è sicuramente una causa (forse la più importante) del calo degli ingressi al centro storico. Come detto precedentemente nell’ultimo anno abbiamo osservato un aumento degli ingressi nella prima fascia oraria (spostamenti casa-lavoro e casa-studio) e un calo nella seconda (spostamenti più legati al commercio), dato che certamente non si può estrapolare a tutto il periodo ma che genera qualche sospetto.

Da ricordare poi che nel 2022, oltre a conteggiare gli ingressi in centro sono stati censiti anche gli spostamenti in uscita (nel 2023, incautamente, questo non è stato fatto): 5.484 ingressi contro 3.072 uscite. E’ opinione diffusa tra i rilevatori che anche nel 2023 le uscite siano altrettanto consistenti, in particolare verso i poli scolastici collocati fuori dal centro storico.

Un’altra annotazione riguarda le porte di ingresso in città. Accanto ad un incremento degli spostamenti su via Nobili e via Roma assistiamo ad un netto calo degli ingressi su Piazza Fiume, complice la chiusura del deposito di via Cecati (chiuso a fine settembre 2020 e non più riaperto). In calo anche gli ingressi da Piazza Diaz così come da via Tiepolo.

Sicuramente questa modalità di censire gli spostamenti in bicicletta va sofisticata per consentire di misurare non solo lo scambio con il centro storico (ingresso e uscita), ma anche conteggiare quei movimenti che non passano per il centro storico. Forse è utile misurare gli spostamenti anche nella fascia 7.30-8.30 per meglio rapportarsi con la mobilità sistematica che è oggetto di nuove politiche (vedi istituzione Mobility Manager d’Area e Mobility Manager d’Azienda per grandi aziende, ma anche il Bike to Work).

Occorre poi avere punti sicuri dove poter depositare la propria bici, se vado in centro in bicicletta dove la metto per essere sicuro di ritrovarla? Come si diceva prima naturalmente è utile migliorare il confort delle ciclabili con la manutenzione e migliorare la sicurezza limitando la velocità dei mezzi a motore sanzionando chi sgarra.

Si va verso la Città 30 (speriamo) dove non dovremmo trovare solo una semplice riduzione di velocità, ma interventi più ampi e complessi, infrastrutturali e culturali, di riqualificazione dell’ambiente urbano per restituirci città più vivibili. La riflessione anche sul conteggio dei ciclisti e il monitoraggio delle politiche messe in campo è doverosa.

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