Di seguito l’articolo gentilmente pubblicato sul Resto del Carlino del 29 maggio:
Il 3 giugno, Giornata Mondiale della Bicicletta, si rende onore a un mezzo che dopo oltre 200 anni dalla sua nascita dimostra una sorprendente vitalità ed è oggi il simbolo ideale per una ripartenza post-Coronavirus all’insegna della sostenibilità. Per rispondere alle esigenze di distanziamento fisico e accogliere i profughi del trasporto pubblico le città di tutto il mondo, ed ora anche quelle italiane, stanno incentivando come mai in passato la mobilità ciclistica: piste ciclabili d’emergenza, bonus bici, incentivi chilometrici, modifiche al Codice della Strada. Una nuova stagione sembra avviata.
Anche a Reggio, con il Biciplan in fase di elaborazione, sono tante le azioni da mettere in campo, ne citiamo due. L’apertura dei lavori – in tempi strettissimi – di una prima superciclabile (ad esempio in Via Gramsci, porta d’accesso al centro), che diventi fiore all’occhiello e modello per tutte le ciclovie radiali cittadine e con tutte le prerogative proprie delle migliori piste olandesi: scorrevolezza, larghezza adeguata alle bici-cargo, fondo impeccabile e verniciato di rosso, e perché no, poggiapiedi per ciclisti e cestini inclinati. Tutti dettagli che devono dimostrare un’attenzione straordinaria per i ciclisti, che ogni giorno contribuiscono a ridurre il traffico e lo smog a beneficio di tutti.
E poi i parcheggi bici aziendali: vorremmo che tutte le aziende reggiane mettessero a disposizione dei propri dipendenti un deposito bici protetto, magari anche ricavandolo a costo zero da un locale aziendale inutilizzato. Il lavoratore deve essere sicuro di ritrovare la propria bicicletta all’uscita dal lavoro. Con il sostegno dell’amministrazione e delle associazioni di categoria si può fare, ma i volenterosi possono già dare il buon esempio.
E’ questo il momento per passare dai sogni alle realizzazioni.