‘Meglio la bici!’: un progetto di Educazione Civica della scuola “A. Fontanesi”

progetto fontanesi

Autore è il prof. Daniele Ascone

Si può fare scuola fuori dalla scuola? Se dovessi rispondere pensando alla bellissima esperienza strutturata insieme all’associazione Fiab Tuttinbici, la risposta sarebbe certamente sì.

Tra l’istituto comprensivo “J.F. Kennedy” di Reggio Emilia e l’associazione di volontari reggiani esiste una collaborazione molto proficua da diversi anni, e io l’ho scoperta da docente esordiente nell’anno scolastico 2020/2021.

Durante le prime mattinate d’autunno, diverse classi della scuola secondaria di primo grado “A. Fontanesi” sono uscite dalle loro aule e hanno raggiunto alcuni luoghi del territorio in sella ad una bicicletta, aumentando le proprie conoscenze, le proprie relazioni, il proprio benessere.

Io ho sempre occupato il posto del “chiudi colonna”, per avere uno sguardo complessivo del gruppo, e non mi vergogno ad ammettere che molto spesso ho provato una sensazione di autentica felicità: vedere un serpente di biciclette ordinato percorrere le ciclabili della città, sotto lo sguardo stupito degli automobilisti, accarezzati dall’aria mattutina e baciati dalla luce del sole, mi ha sempre ricoperto di gioia, fino ad annullare, per qualche attimo, l’enorme responsabilità dello stare fuori scuola con ventiquattro alunni.

Il 2021 è stato anche l’anno di avvio dell’Educazione Civica come materia curriculare, e il gruppo dei docenti della classe 3°E ha deciso di trattare la macrotematica della sostenibilità ambientale; come si fa a sperimentare un argomento così complesso e non portare la conoscenza della rete ciclabile della propria città, tra l’altro una delle migliori d’Italia, seconda solo a Ferrara? E perchè lasciarla come qualcosa di astratto, quando potremmo pedalarci sopra? Se non noi, chi? E se non ora, quando?

Fu così che con il supporto dei colleghi, l’entusiasmo degli alunni e la gioia di Fiab Tuttinbici nelle figure di Gianfranco Fantini e Mara Burani, prese avvio un progetto più ampio di Educazione Civica/Fisica che sulla scia di quelle singole uscite durante la mattinata, arrivasse a strutturare un vero e proprio percorso di appuntamenti pomeridiani collocati durante il quadrimestre.

L’offerta prese il nome di “Meglio la bici!”, con gli obiettivi principali di conoscenza del territorio e sensibilizzazione all’uso della bicicletta come mezzo di mantenimento del benessere fisico a impatto zero.

Parteciparono liberamente sedici alunni con attitudini e livelli di esperienza diversi, fra loro in particolare Sophia, nessuna dimestichezza con la bici ma grande entusiasmo per la proposta: iniziò perciò sul tandem insieme a me e già alla terza uscita pedalò autonomamente sulla sua bicicletta.

La guida Fantini creò dodici circuiti che ci permisero di conoscere le principali ciclovie di Reggio Emilia e tutto il territorio circostante, da nord a sud, dal centro alla periferia; io invece divisi i ragazzi in tre gruppi e creai un calendario di uscite tra la seconda metà di aprile fino alla fine di maggio.

Ogni gruppo fece quattro uscite, ogni uscita un tracciato diverso che monitorammo tramite cardiofrequenzimetro GPS sugli alunni. Fantini strutturò percorsi meravigliosi, mai siamo rientrati a scuola dalla stessa strada,

Dedicammo la prima uscita alla storia e all’importanza della via Emilia, visitammo quindi i luoghi del centro storico (il Palazzo del Comune – stazione F.S.- Questura- Caserma- ecc.) fino alla Casa Ariosto, il Parco del Mauriziano e al Campus San Lazzaro.

Nelle uscite successive tracciammo la zona Nord: pedalammo sopra i ponti di Calatrava, dentro la stazione AV Mediopadana, Ex Foro Boario, Poligono di Tiro, ex Reggiane, Campovolo, Gavassa, Sesso, Casa Manfredi, Roncocesi, fino all’Oasi Ca’ Pegolotta a Cadè.

Passammo poi alla zona Sud e ci addentrammo nei suoi parchi, Viale Umberto I, Ospedale S.Maria Nuova, Buco del Signore, Parco del Rodano, Parco delle Acque Chiare, Canali, Baragalla, Canalina, Coviolo, Villa Levi, fino ad immergerci nella bellezza delle colline nella Zona del Quaresimo e di Codemondo.

Terminammo il progetto con un’escursione di classe di tutta la mattina con destinazione Villa d’Este di Rivalta, fu una delle giornate più belle della mia carriera da docente.

Come restituzione alla classe 3°E e alla scuola, stampammo una gigantografia dell’intero progetto con le immagini di tutti i circuiti effettuati, qualche scatto rubato durante le escursioni e il totale dei km percorsi: ben 178!

Fu una magnifica esperienza, per gli alunni, per la scuola e principalmente per me. Sarò sempre riconoscente alla D.S. Prof.ssa Silvia Guglielmi e a tutti i miei colleghi per la fiducia e l’incoraggiamento, ai miei alunni per il loro entusiasmo contagioso, a Mara Burani, Gianfranco Fantini e alla cara associazione Fiab Tuttinbici di Reggio Emilia per la dedizione e la ricchezza dei contenuti storici e territoriali.

Sì, si può fare scuola fuori dalla scuola, anzi bisogna. E’ essenziale promuovere esperienze concrete di apprendimento, perché si impara moltissimo osservando e mettendosi in gioco, ma anche perché è competenza fondamentale quella di vivere nel mondo a partire dal proprio territorio.

Sguardo ampio e conoscenza tradotte in Rispetto, parola cardine che si rivolge al pianeta, al proprio corpo, al codice della strada, alla nostra città e alla sua storia, ma anche al futuro di tutto questo e di tutti noi.

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