L’ANPI Sezione di San Pellegrino e l’Associazione Fiab Tuttinbici hanno ripulito e ritinteggiato la “baracchina” in legno di piazza Lepanto a Reggio Emilia, per oltre quarant’anni officina di Piero Canovi, già operaio delle Reggiane, antifascista combattente partigiano (fece parte del Commando dei Gufi Neri nel combattimento di Botteghe d’Albinea). Qui Canovi ha svolto il mestiere di meccanico-ciclista.
La sua onestà e competenza, gli era valsa la stima affettuosa di più generazioni di cittadini; il suo carattere schiettamente popolare ancorché burbero, non incline alle piaggerie, portava a ritrovarsi in luogo tanta gente a discutere con lui di “come va il mondo” ad ogni ora della giornata.
Un luogo di servizio a disposizione dei concittadini ciclisti, ma anche di socializzazione spontanea, “identitario” come poteva accadere un tempo anche dalle nostre parti. Una identità pre-esistente poiché la storia della “baracchina” precede Piero; è stata sede di un fabbro ferraio ed ancor prima, testimonianze verbali rimandate da chi ci ha preceduti ed oggi non è più, riferiscono di un maniscalco, attento al traffico di carri e calessi.
Con questa azione, spiegano Anpi e Tuttinbici, “le due associazioni intendono sollecitare il Comune al recupero della struttura con funzione di ritrovo sociale aperto a tutte le iniziative del volontariato civile nonché presidio di promozione della “cultura della bicicletta”. In tal senso sappiamo di parecchie manifestazione di interesse dovute alla posizione di massima visibilità pubblica e di vicinanza alla ciclopedonale del Crostolo fruita da gran parte della cittadinanza”.
Per informazioni scrivere a anpi.sanpellegrino@gmail.com e gianfranco@tuttinbici.org