I ciclisti che circolano privi dei dispositivi luminosi continuano purtroppo ad essere una percentuale troppo elevata: questo è quanto risulta dal monitoraggio che FIAB Tuttinbici ha svolto anche quest’anno a metà novembre in quattro punti di accesso della città e da cui risulta che mediamente il 66% di biciclette circola senza luci . Il dato indica un lieve aumento delle biciclette senza luci rispetto ai risultati dell’anno scorso.
Questo comportamento, oltre a costituire violazione delle norme di circolazione stradale, mette a serio rischio l’incolumità del ciclista e genera comprensibile preoccupazione da parte degli altri utenti della strada. Eppure sarebbe sufficiente spendere pochi euro per rendere ben visibile e sicura la propria bicicletta. Evidentemente, a questa situazione contribuiscono non solo fattori economici, ma anche culturali (trasandatezza e non conoscenza delle regole) e la mancata percezione del pericolo a cui si va incontro. Inoltre contribuiscono anche fattori tecnici, come la grande diffusione in città delle mountain bike che sono prive di luci, parafanghi e portapacchi all’origine. D’altra parte, la diffusione di e-bike e del bike sharing dovrebbe contribuire all’uso più costante dei dispositivi luminosi.
Tuttinbici anche quest’anno ha distribuito ai riparatori di biciclette dei volantini con il promemoria dei dispositivi obbligatori per legge, e l’invito ai ciclisti a mettere in regola il proprio mezzo: luce anteriore bianca o gialla, luce posteriore rossa, catadiottri gialli su ogni ruota e sui pedali, e catadiottro posteriore a luce riflessa rosso. Inoltre di notte, fuori dai centri abitati, il ciclista deve indossare il giubbotto rifrangente.
Riteniamo comunque che, a fronte di un comportamento così radicato e diffuso, si potrà giungere a un’inversione di tendenza solo tramite un’ adeguata campagna di comunicazione, abbinata ad una campagna sanzionatoria, da parte delle autorità competenti. E’ necessario che la bicicletta venga finalmente riconosciuta come un mezzo di trasporto al pari di tutti gli altri, soprattutto in questa fase, in cui si cerca di promuovere l’uso delle due ruote in ambito urbano come mezzo capace di garantiire il distanziamento fisico ed anche di alleggerire la pressione sul trasporto pubblico, Di seguito il dettaglio del monitoraggio, comparato con i risultati degli anni scorsi.
PERCENTUALE DI BICICLETTE ILLUMINATE
2017 | 2018 | 2019 | 2020 | |
Piazza Diaz (porta Castello) | 41% | 32% | 42% | 36% |
Piazza Duca d’Aosta (posta S.Stefano) | 24% | 33% | 35% | |
Via Roma (porta S.Croce) | 16% | 26% | 41% | 25% |
Piazza Tricolore (v. Emilia S.Pietro) | 35% | 36% | 39% | |
MEDIA | 32% | 30% | 38% | 34% |