Il Ciclista Illuminato è una della campagne di sensibilizzazione storiche di TUTTINBICI, e si ripete ogni autunno. La mobilità dolce è un diritto per tutti ed è un bene che sempre più cittadini pedalino da casa al lavoro, da casa a scuola o negli altri spostamenti quotidiani.
Con le giornate che si accorciano sempre di più non è soltanto della maglia termica e dell’impermeabile che bisogna preoccuparsi. L’equipaggiamento richiede la presenza fissa e funzionante delle luci posteriori e anteriori, di catarifrangenti ai raggi e altri accessori rifrangenti da indossare o da allacciare, per esempio, alla caviglia.
Al tempo stesso occorre farsi notare nel traffico. Detta altrimenti: bisogna circolare, come minimo, con luci anteriori e posteriori funzionanti e accese.
I volontari Fiab anche quest’anno, si sono posizionati in cinque punti di ingresso e uscita nel centro storico.
Il censimento ci aiuta a far luce su quanto è frequente la buona pratica di accendere le luci e utilizzare altri accorgimenti: nelle precedenti rilevazioni il 30% del campione è risultato illuminato, anche se non in modo sempre completo, il restante, cioè il 70% era sprovvisto di qualunque sistema di illuminazione.
I dati di quest’anno sono i seguenti:
Data | Luogo di rilevazione | % illuminati | % NON illuminati |
6/12/2021 | Porta Castello | 29% | 71% |
7/12/2021 | Via Nobili | 35% | 65% |
7/12/2021 | Porta S. Stefano | 30% | 70% |
9/12/2021 | Porta S. Croce | 21% | 79% |
9/12/2021 | Porta S. Pietro | 27% | 73% |
Sono dati sconfortanti e preoccupanti. Credo si possa constatare la totale inconsapevolezza dei ciclisti: non hanno probabilmente idea di come sono ‘visti’ dai veicoli che incrociano, quindi non ritengono necessario illuminare la bici.
Da parte nostra rileviamo questi dati, parliamo con i ciclisti, distribuiamo sconti per l’acquisto di impianto di illuminazione, distribuiamo le strisce rifrangenti adesive da attaccare sulle bici, ma oltre a questo la competenza passa alle autorità preposte.
FIAB TUTTINBICI ritiene che sia ormai doveroso e urgente da parte di tutte le Autorità competenti, Polizia Municipale, Amministrazione Comunale intervenire: una campagna capillare di informazione e a seguire, anche sanzioni.
Un ciclista illuminato marca la differenza: non solo per il rispetto delle regole, ma soprattutto per il rispetto di se stesso.
Con la Legge 9 novembre 2021, n.156 sono stati modificati ben 40 articoli del Codice della strada.
In particolare l’Art.68. Caratteristiche costruttive e funzionali e dispositivi di equipaggiamento dei velocipedi.
La nuova formulazione del comma 2 prevede che i dispositivi di segnalazione visivi debbano essere funzionanti da mezz’ora dopo il tramonto del sole a mezz’ora prima del suo sorgere. Devono anche essere accesi di giorno nelle gallerie, in caso di nebbia, di caduta di neve, di forte pioggia e in ogni altro caso di scarsa visibilità, durante la marcia sia nei centri abitati che fuori dai centri abitati.
Quindi luci e catadriotti sempre presenti sul mezzo e dispositivi di illuminazione accesi negli orari indicati.
Circolare senza le luci comporta una sanzione oltre che essere un comportamento scorretto per la propria e altrui sicurezza.