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Sicurezza

Aggiornato al 10-12-2012


In questa pagina le regole, le notizie e le novità, tutto quanto possa migliorare la sicurezza del ciclista.

Xfire disegna la pista ciclabile sulla strada

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09-12-2012


Due fasci laser indicano alle auto la distanza di sicurezza da mantenere per evitare incidenti.
Se muoversi in bicicletta ha molti lati positivi, per utilizzare le due ruote nelle nostre città spesso bisogna armarsi di una buona dose di coraggio: trovare piste ciclabili degne di questo nome non è cosa facile. Di frequente le auto si avvicinano ai ciclisti ben oltre quella che sarebbe la distanza di sicurezza, con il rischio di causare incidenti. Uno strumento per aiutare automobilisti e ciclisti a rispettare le distanze è il Bike Lane Safety Light di XFire, un proiettore laser che crea una "pista ciclabile virtuale" che segue la bicicletta. L'apparecchio, alimentato da due batterie AAA, utilizza due proiettori laser da 5 milliwatt per proiettare due linee rosse sull'asfalto, linee che si estendono dietro la bicicletta; ovviamente non offrono nessuna protezione fisica al ciclista, ma lo scopo è indicare agli automobilisti che sopraggiungono a quale distanza tenersi per evitare di trasformarsi in un rischio. Il dispositivo funge inoltre da normale luce posteriore di posizione grazie ai LED rossi integrati; il produttore assicura che il laser è visibile nonostante le luci dell'illuminazione stradale, ma non è chiaro se funzioni anche di giorno. Maggiori informazioni clicca qui

Il caschetto che chiama l'ospedale in caso di incidente.

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09-10-2012


Invia un sms di allarme con le coordinate del luogo dove è avvenuto l’incidente.
Ogni giorno in Italia 38 ciclisti rimangono coinvolti in incidenti stradali che, negli ultimi dieci anni, sono aumentati del 24% (dati D.a.s. 2012). In Gran Bretagna il Times promuove da alcuni mesi la campagna Cities fit for cycling e sulla pagina web dedicata riporta il numero delle vittime di quest’anno: finora oltre cento. Numeri impressionanti che rivelano l’inadeguatezza delle città nei confronti della sicurezza dei ciclisti che, infatti, da qualche anno hanno iniziato a sostenere campagne per ottenere piste ciclabili e maggiore attenzione nei loro confronti.
CON IL BLUETOOTH - Ora, in soccorso della categoria, è arrivata anche la tecnologia. ICEdot Crash Sensor è un piccolo sensore che si installa nella parte posteriore del caschetto. Attraverso bluetooth il dispositivo si connette all’omonima app da scaricare sul proprio smartphone. La sigla ICE sta per In Case of Emergency e infatti questo sensore è in grado di rilevare movimenti, cambiamenti di forze e impatti. Qualora venga registrato un cambiamento alto, ICEdot invia a numeri scelti e a quelli di emergenza della zona un sms di allarme con le coordinate del luogo dove è avvenuto l’incidente. Il sistema parte in automatico (si può scegliere di inviare l’avviso dopo 15 o 60 secondi), ma se il ciclista è in grado di rimettersi in piedi può bloccare manualmente il conto alla rovescia.
TUTTI I CASCHI - Per ora il dispositivo non è ancora in vendita, ma una volta lanciato sul mercato, probabilmente nell’aprile del prossimo anno, costerà 200 dollari (circa 160 euro). Grazie all’applicazione, poi, si potranno salvare anche informazioni personali mediche, come allergie o malattie, utili per i soccorritori. L’invenzione è dello chef Biju Thomas, che per la realizzazione si è appoggiato a una società in Oklahoma che realizza software. Appassionato di ciclismo, Thomas ha pensato a questa applicazione dopo essere caduto e avere avuto paura di non riuscire a contattare nessuno. Il sensore si potrà installare su ogni tipo di caschetto, da quello per ciclisti fino a quelli per sciatori e motociclisti.
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