IL PARCHEGGIO SOTTO PIAZZA DELLA VITTORIA, UN’OPERA INUTILE E DANNOSA
La mobilità a Reggio Emilia e il conseguente parcheggio sotto piazza della Vittoria sono affrontati con metodologia superata che danneggia la salute dei cittadini, consuma prezioso territorio pubblico, non risolve , anzi aggrava i problemi della mobilità.
A Reggio Emilia sembra che vengano ignorate le prescrizioni e le indicazioni che pervengono
dalla Commissione europea in tema di mobilità, vedi “Il libro verde dell’ambiente urbano”.
Da qualche decennio si dice che occorre allontanare le auto dai centri storici, che occorre potenziare i servizi pubblici come numero e frequenza, che occorre istituire le corsie preferenziali per aumentarne la velocità, che occorre potenziare la mobilità dolce, a piedi in bicicletta e tutte le forme di piccolo trasporto collettivo, fino alle metropolitane leggere di superficie – da noi potrebbero essere le ferrovie Reggio Ciano, Reggio Sassuolo - .
E’ vero, Reggio ha il primato della lunghezza delle piste ciclabili, ma queste sono per la stragrande maggioranza quasi completamente vuote dal momento che non si è mai fatta una seria politica di disincentivazione dell’auto privata.
Il parcheggio sotto Piazza della Libertà non farà che incentivare il traffico verso il centro della città, senza risolvere il problema del parcheggio di chi abita in centro, perché prevede “solo” 220 posti auto per i residenti. In tutto 420 posti auto. Questa cifra fa pensare…… Se solo fossero stati 500 si sarebbe almeno dovuto obbligatoriamente fare la Valutazione di Impatto Ambientale! Sotto la Piazza insiste l’antica Cittadella del ‘300: quali e quando sono stati fatti i rilievi archeologici? Quali sono i progetti? Come sono stati informati i cittadini?
In questi giorni uno studio della Commissione grandi rischi convocata dal Governo Monti invita ad intensificare la prevenzione e le misure necessarie prevedendo un possibile allargamento della zona sismica in Emilia e in previsione di possibili altre forti scosse. Abbiamo nelle vicinanze monumenti insigni quali il Teatro Valli, il Teatro Ariosto, la Cavallerizza, nonché abitazioni negozi e uffici che sarebbero a rischio dato l’enorme scavo e sbancamento che comporterebbe la costruzione del parcheggio interrato. Il recente terremoto non è stato senza conseguenze per il Teatro Valli! Sono numerosissimi i disastri collegati direttamente ai lavori per la realizzazione di parcheggi interrati in tutta Italia. Il Parcheggio sotto la Piazza è un modo di operare pericoloso così come è accaduto per il parcheggio di Piazzale Marconi.
Sarebbe il caso di ascoltare chi ha dimostrato esperienza, lungimiranza e grande professionalità a livello internazionale o vogliamo seguire l’ ovvio assioma “più auto, più parcheggi”?
“A Londra il Sindaco mi ha affidato il progetto di un grattacielo in centro imponendomi di escludere qualsiasi parcheggio sotterraneo o in superficie. La torre che sorge su uno dei nodi principali della rete sotterranea e le migliaia di persone che abiteranno e lavoreranno nel grattacielo non dovranno servirsi dell’automobile”.
“A Manhattan la nuova sede del New York Times non avrà parcheggi se non quelli per i mezzi di
emergenza. L’accesso avverrà con la metropolitana e i bus”.
L'intervista a Renzo Piano della Stampa del 9/3/2003 meriterebbe attenzione da parte dei nostri amministratori. Reggio non ha bisogno di un parcheggio in centro storico, anche perché il vicino parcheggio della Caserma Zucchi è notoriamente e spesso semivuoto.
Il parcheggio in Piazza della Vittoria sarebbe un esempio lampante di una concezione arretrata di
gestione della mobilità che evidentemente alligna ancora negli uffici della nostra amministrazione
pubblica.
LEGAMBIENTE, PRO NATURA, ITALIA NOSTRA, W.W.F., IL GABBIANO, TUTTINBICI.