Gite

MODALITA' DI SVOLGIMENTO E PARTECIPAZIONE
Le gite in calendario sono proposte gestite da volontari e riservate agli associati affinchè questi possano più facilmente aggregarsi per pedalare in compagnia.
Il programma delle gite non costituisce un catalogo che Tuttinbici si impegna a realizzare in quanto l'associazione non è un'agenzia di viaggi e non svolge attività commerciale. I partecipanti si faranno carico delle spese necessarie per effettuare le gite, pertanto le eventuali quote di partecipazione non costituiscono corrispettivi per servizi svolti dall'associazione. Occorre presentarsi puntuali alla partenza con biciclette in buono stato di manutenzione. Si raccomanda di indossare vestiario adeguato ed utilizzare il casco protettivo. I minorenni possono partecipare solo se accompagnati da un adulto. Effettuare un gita in gruppo non diminuisce i normali rischi connessi alla circolazione su strade aperte al traffico. Ogni partecipante assume in proprio tali rischi ed è responsabile di eventuali violazioni del codice della strada.

Ai partecipanti è richiesto un contributo di € 2,00 per assicurazione giornaliera contro gli infortuni. I partecipanti che fanno fotografie durante la gita sono caldamente invitati a spedire le loro foto (possibilmente ridimensionate ad un massimo di 1600x1280 pixel) a info@tuttinbici.org per la fotogallery del sito e per essere eventualmente utilizzate per scopi promozionali dell'associazione.

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Il Parco Delta del Po - in collaborazione con GEB di Bibbiano

Domenica 14 Ottobre 2012

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Non abbiate fretta: quest'itinerario è talmente ricco di attrattive e suggestioni da meritare una percorrenza assolutamente slow e più di una sosta.
Da Mesola, con il Castello Delizia edificato alla fine del ‘500 da Alfonso II, l'ultimo duca estense, al Gran Bosco – la più grande area boschiva della provincia ed unico esempio di antica foresta costiera adriatica arrivata fino ai nostri giorni– da Pomposa, con il millenario complesso abbaziale benedettino, all'oasi naturalistica Canneviè-Porticino ed a valle Bertuzzi, fino a Comacchio.
La città dei Trepponti sorta su tredici piccoli isolotti e conosciuta in tutto il mondo per l'allevamento e la lavorazione dell'anguilla; tanto che gli abitanti della cittadina vanno particolarmente orgogliosi della straordinaria quantità di modi e ricette in cui viene proposta.

Mesola è un Comune del Delta del Po in Provincia di Ferrara, il territorio interamente pianeggiante è per la gran parte sotto il livello del mare, ma sono ancora visibili i cordoni dunosi che rappresentano antiche linee di costa. In particolare in località Massenzatica si trova la riserva di circa 50 ha delle antiche dune fossili. Mesola si trova nel Delta del Po, a sud del ramo denominato Po di Goro che rappresenta sia il confine comunale che la divisione tra il Veneto e l'Emilia Romagna. Il territorio, un tempo in gran parte vallivo, è stato oggetto di vari interventi di bonifica. Prima gli Estensi nel XVI secolo, poi la Società Bonifiche terreni Ferraresi nella seconda metà dell'800' e da ultimo l'Ente Delta Padano hanno realizzato una grandiosa opera fatta di canali, chiaviche ed idrovore a cui viene affidato il quotidiano governo delle acque. La parte di territorio a ridosso del fiume è caratterizzata da terreni argillosi, mentre le aree più vicine al mare adiacenti al gran bosoc della mesola sono caratterizzate da terreni sabbiosi. Il Comune è compreso in una delle stazioni del Parco Regionale del Delta del Po Emilia-Romagna.

L'Abbazia di Pomposa il complesso pomposiano è costituito oggi dalla chiesa abbaziale di Santa Maria con campanile, la sala capitolare, il refettorio, la cosiddetta "sala delle Stilate" e il dormitorio (oggi Museo Pomposiano) che descrivono l’ambito del chiostro, mancante del lato ovest; comprende inoltre il palazzo della Ragione e il recinto del cimitero dei frati situato a nord della chiesa. Il nucleo più antico della basilica di Santa Maria risale al VII-IX secolo; nel XI secolo, la basilica venne allungata con l'aggiunta di due campate e dell'atrio.

Comacchio è, sotto l'aspetto paesaggistico e storico, uno dei centri maggiori del delta del Po. Ha origine circa duemila anni fa, durante la propria storia fu assoggettata al potere dell'Esarcato di Ravenna prima, del Ducato di Ferrara in seguito, per poi tornare a far parte dei territori dello Stato Pontificio[4].
L'etimologia del nome è incerta (greco-latino cumaculum= "piccola onda"; "raggruppamento di dossi" in etrusco). La fondazione viene attribuita agli Etruschi, che erano già stanziati nel Delta del Po. Vicino a Comacchio si trovava infatti la città etrusca di Spina.
Sorta sull'unione di tredici piccole isole (cordoni dunosi litoranei) formatisi dall'intersecarsi della foce del Po di Primaro col mare, ha dovuto orientare il proprio sviluppo, sia sul piano dell'urbanistica sia su quello dell'economia, sull'elemento acqua.



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