Il Parco di Roncolo e la Costa dei Rosmarini
15 Maggio 2011

Dalla sede Tuttinbici, in Via Zandonai a Reggio Emilia, raggiungiamo con percorso su pista ciclabile, l’argine del torrente Modolena. Superato il cimitero di Coviolo, abbandoniamo l’argine per giungere a Villa Levi. Attraverso sterrati, carraie e brevi tratti di asfalto su viabilità secondaria, arriviamo a Montecavolo.
Appena fuori dal paese, in direzione Salvarano, lasciamo la strada di fondovalle svoltando a destra. Inizia una ripida salita, dapprima su asfalto e infine su tratturo, che ci porta all’interno del Parco di Roncolo passando da Villa Favorita, il Cerro e Casa Casellina.
Nella brulicante ed irrefrenabile vitalità della natura primaverile, in un caleidoscopio di colori e di odori, si aprono ampi e stupendi scorci sulla pianura che si estende a perdita d’occhio.
Dopo breve sosta al Parco, si prosegue per Bergonzano, dove dal Belvedere, mirabile è la vista sul Castello di Bianello (foto), l’unico rimasto ben conservato dei quattro che si ergevano su altrettanti colli (Monte Vetro, Bianello, Monte Lucio e Monte Zagno) e che facevano parte del sistema difensivo settentrionale dei domini dei Canossa.
Una piacevole variante campestre ci conduce all’oratorio della Madonna della Battaglia, il cui nome pare rievocare la vittoria matildica sulle milizie imperiali nell'ottobre del 1092 che cambiò corso alla storia del tempo.
In corrispondenza di un tornante, poco oltre il borgo di Sedignano, si abbandona la provinciale svoltando a destra per Casa Canovi. Lasciando sulla sinistra l’ultimo edificio dell’abitato, si prosegue su una carraia che percorre una costiera disposta a mezzogiorno dal clima propizio per la crescita dell’ulivo, del rosmarino e delle ginestre. La toponomastica cartografica ufficiale non individua un nome alla costiera, ma tra i numerosi biker che la percorrono si è diffuso il toponimo della “Costa dei Rosmarini”. L’orario, il luogo e l’aroma del rosmarino che vi aleggia indicano che è giunta l’ora per la sosta pranzo.
Ripresa la bici, una bella discesa su sterrato ci risveglierà dal torpore post mangereccio ed in breve raggiungiamo il borgo di Pezzano e San Polo d’Enza. Attraverso una strada bianca, ad uso prevalente delle attività estrattive ed interrotta in un paio di punti, scendiamo lungo la sponda reggiana del fiume Enza. Giunti a circa 1.3 km da Montecchio si imbocca a destra una carrozzabile che conduce sulla strada Montecchio – Barcaccia – San Polo. La si oltrepassa e alternando carraie, strade bianche e tratti di asfalto, si raggiunge Canapullo, Fossa Barco, percorrendo via M.te Pasubio, la Madonna della Guazzetta e Pianella, alla periferia di Cavriago. Si prosegue poi sulla provinciale per Codemondo che lasciamo rapidamente al bivio per il guado sul Torrente Quaresimo. Siamo oramai alla periferia di Reggio ed in breve facciamo ritorno al luogo di partenza.
(portando il puntatore del mouse sul profilo altimetrico
verrà evidenziato il punto corrispondente sulla mappa)
Itinerario ciclabile 936194 - powered by Bikemap